Ave, Maria, che dalla nicchia d'oro,
Tra i fulgori di tua veste gemmata,
Negra in viso, ma bella, ascolti il coro,
L'ingenuo coro della pia borgata.
Ave, Maria, di s telle inghirlandata,
Curvo e triste nell'ombra io pur t'imploro;
La valle imbruna, e il fin della giornata,
Coi mandrian dell'alpe io pur t'adoro.
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Tu che salvi dall'ira del torrente,
Tu azzurra vision nell'uragano,
Tu ospizio infra le nevi ardue, tu olente
Aura, in che orror mi affondo, in che agonia,
L'onta, il ribrezzo, il gran buio crescente,
Tu lo sai, tu lo vedi: Ave, Maria.
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